1570 Simona Grossi Articoli
5 settembre, 2018

La crescita delle realtà d'innovazione sociale: qualcosa si muove nel tessuto imprenditoriale italiano

C'è una realtà imprenditoriale che si sta muovendo, è in fermento, ed è in grado con la sua spinta propositiva di generare una ripartenza per le imprese che, uscite dall'ultima terribile crisi economica, non hanno riferimenti e sono costrette a reinventarsi per sopravvivere.

Sto parlando nello specifico dell'innovazione sociale, quel ventaglio di norme etiche, come le pratiche di commercio equo ed il rispetto per i diritti dei lavoratori, o a dei principi come la giustizia, la solidarietà e la cooperazione che si stanno piano piano affermando come valori portanti del tessuto imprenditoriale, in grado di generare un reale vantaggio competitivo ed economico e di attestarle come serie interlocutrici per le istituzioni e la popolazione[1].

La ricerca di una migliore soddisfazione come esigenza collettiva, il rimescolamento e la ricalibratura dei poteri tra i ruoli degli attori economici e quelli sociali, le loro relazioni, un miglior uso dei beni e delle risorse a disposizione attraverso un'implementazione della tecnologia a impatto 0, sono tutte variabili che caratterizzano questa nuova linfa gestionale che sta percorrendo le organizzazioni, ed è un trend che fortunatamente è sempre più ben visto e supportato da gli Enti e dalle altre realtà sociali.

Ce ne fornisce un esempio la Banca Etica, che con la sua call Innovare in Rete mette a disposizione 10 milioni di euro per la ricerca di progetti innovativi in grado di rispondere a concreti bisogni di innovazione sociale e ambientale e di empowerment delle comunità. I progetti più valorosi si trasformeranno in realtà grazie all’accompagnamento di consulenze tecniche specializzate e, soprattutto, a finanziamenti che possono arrivare al valore di 700.000 Euro[2].

Per rimanere nel settore, anche il Gruppo Intesa San Paolo, con la sua Fondazione del Terzo Settore della Banca Prossima ha presentato lo scorso 4 luglio presso Base Milano la prima edizione di The Impact Night, un evento per mostrare lo stato dell'innovazione sociale nel nostro Paese.

Start up, social innovation, infrastrutture generative e networks d'imprese hanno rappresentato i contenuti in cui si è delineato l’evento, con la presentazione di più di venti casi di economia d’impatto in grado di fornire un esempio concreto di realtà di successo. "La tessitura di reti tra soggetti dell’economia sociale, ma aperte anche alle for profit più attente alla dimensione impact, dimostra che il non profit italiano può crescere attraverso l’aggregazione e il confronto per diventare un pilastro di welfare e di occupazione per il Paese" ha dichiarato nell'occasione l'ad di Banca Prossima Marco Morganti[3].

D'altronde anche in occasione del cambio di vertice dell'Associazione ItaliaCamp, socia di maggioranza di ItaliaCamp srl che ha tra i suoi azionisti, tra gli altri, Ferrovie dello Stato, Invitalia, Poste Italiane, RCS MediaGroup e Unipol Gruppo, il neo-eletto presidente Leo Cisotta ha precisato come l'associazione "svilupperà [...] servizi di Impact Finance, permettendo così a imprese e soggetti pubblici di valutare, misurare e orientare investimenti e attività in base alla capacità di produrre impatti positivi nei differenti contesti socio-economici, e proseguirà il percorso intrapreso a livello accademico, confermando anche per l’anno accademico 2018/2019 la Cattedra di Impact e Integrated Report e il laboratorio Investing for Godd Lab presso il Dipartimento di Impresa e Management dell'Università LUISS Guido Carli"[4].

Tutto sembra quindi muoversi nella giusta direzione, con la speranza che non sia già troppo tardi per poter imprimere al nostro tessuto imprenditoriale un cambio di rotta in grado di guidarlo verso una definitiva ricrescita che comporterebbe non solo un aumento occupazionale e quindi un relativo incremento di welfare, ma soprattutto una definitiva adozione di una gestione virtuosa e lungimirante delle nostre risorse, ambientali e umane, in grado finalmente di guardare al futuro con coscienza e ottimismo.

Simona Grossi